domenica 11 gennaio 2015

ITINERARI RELIGIOSI DI MASCALUCIA (potrebbero....ma...?)


Ogni paese, per quanto piccolo, ha una sua storia ed una sua identità, anche se non si può dire che ci sia stata molta attenzione, nella nostra bella Italia, per conservare e rendere fruibili i beni che ci sono stati tramandati, mano a mano sempre meno e sempre più malconci.
Mascalucia non fa eccezione!
La storia di Mascalucia ha le sue origini già nel Medioevo, ed è riscontrabile proprio nelle sue chiese che, con alterne vicende, hanno anche intriso di operosità e gentilezza i costumi locali, naturalmente prima che il moderno  consumismo ne omologasse lo stile.
Il confine tra Mascalucia e Gravina è segnato dal Convento dei Benedettini (Sant'Antonello), usato dai frati come luogo di villeggiatura. La costruzione del convento ebbe inizio nel 1665 e finì, presumibilmente, nel 1727.
Nel 1870, lo stato italiano, lo espropriò alla Chiesa vendendolo a privati, secondo le leggi emanate dopo l'unificazione d'Italia.
Chiesa Sant'Antonio Abate
Ben più antica è la Chiesa di Sant'Antonio Abate , pare esistente già nel primo medioevo, di cui nonostante i pessimi restauri subiti nel corso di vari secoli, sono ancora visibili lo stile gotico con influssi arabo e romanico. Notizie più specifiche le ricaviamo dal libro di A. Zappalà "Mascalucia, storia di un secolo" che così descrive il sito: "Nel cimitero centrale di Mascalucia si trova la Chiesa dedicata a Sant'Antonio Abate. Detta Chiesa sembra che nei tempi remoti fosse dedicata a San Nicola. Sotto il pavimento fu creata una galleria catacombale che nel secolo scorso, quando...
fu allargato il cimitero, fu interrata e in nessun modo può essere raggiungibile. Da tener presente che questa chiesa sorgeva in un terreno libero e non all'interno di un cimitero come si vede oggi."
Chiesetta della Pietà
Tornando all'ingresso del paese troviamo, quasi a salutarci, la chiesetta Santa Maria della Pietà, costruita verso la metà del 1600, come cappella padronale, un piccolo gioiello, al momento non visitabile per pericolo di crollo.
Salendo per via Etnea, troviamo la chiesa dedicata al Santo Patrono, San Vito.
La Chiesa di San Vito era già esistente nel 1500, piccola e dedicata a Santa Lucia, pare anche con funzione sepolcrale.
Chiesa di San Vito
Nel 1786, in occasione della ristrutturazione della vecchia chiesetta, l'edificio assunse l'attuale aspetto.
Salendo ancora per via Etnea, si arriva ai "quattro canti" di Mascalucia, dove troviamo la Chiesa di San Nicola.
Costruita nel 1700, fu sede di confraternita ed anche utilizzata per le sepolture. Negli anni sessanta è stata sconsacrata e successivamente venduta dal Vescovo al Comune, per un prezzo simbolico. E' stata ristrutturata  ed oggi è adibita ad auditorium.
Chiesa Madre
Continuiamo ancora a salire per via Etnea e troviamo la Chiesa della Madonna della Consolazione detta, "Chiesa Madre".
Si tratta di una Chiesa del 1100, protagonista di varie vicende storiche che intrecciano più comuni, che nel 1986 veniva elevata a Santuario Mariano.
Chiesa della Trinità
Più in cima, girando per via Calvario, si arriva alla Chiesa della Trinità. Snaturata la struttura della piazza, che non è più in pietra lavica, la chiesa, pur con le sue preziosità, non è fruibile da molti anni.
Girando, ancora per il paese, si giunge alla Chiesa del Santissimo Crocifisso, con accanto il rudere della torre campanaria; risale al 1619 ed è una tipica chiesetta di campagna dell'epoca (la data suddetta è incisa in un pezzo di pietra lavica).
Chiesa SS. Crocifisso
Tornando sulla via Etnea, in direzione Mompilieri, nel quartiere S. Rocco, incontriamo la Chiesa di San Rocco, costruita nel 1600 e ristrutturata a metà del 1700. Luogo di venerazione, questa gradevole struttura è inagibile da circa mezzo secolo in quanto pericolante.
Salendo ancora, si arriva a Massannunziata. 
Chiesa di San Rocco
Qui le costruzioni sono successive al 1669, anno in cui la lava distrusse l'intero paesino, che fu unificato a Mascalucia solo nel 1840.
Nella piazzetta principale si trova la chiesa di Maria SS. Annunziata, al cui interno è custodita la statua dell'Arcangelo Michele. 
Proseguendo si incontra il Santuario di Mompilieri o "Madonna della Sciara".
 Alla particolarità
Madonna della Sciara
 dell' ingrottamento della chiesa, che esisteva prima della colata lavica, si aggiungono i ritrovamenti attribuiti al Gaggini, teste d'angelo di una bellezza incredibile.
Sempre nella zona della colata lavica, si trovano altre due chiesette: quella della "Bambina", ristrutturata e meta di devozione, e quella della "Misericordia", che non ha avuto lo stesso destino e langue, nonostante i suoi affreschi miracolosamente salvi.
Da notare: la Chiesetta della Misericordia , databile ad un periodo anteriore al 1500, è sovrastata da un terrapieno con eucalipti. Dobbiamo ritenerci maliziosi ad immaginare che il proprietario del terrapieno speri nel crollo per allargare la sua proprietà?
Tutti i siti sin qui citati sono, ognuno diverso dall'altro, delle autentiche perle.
Un itinerario turistico-religioso sarebbe possibile: basterebbe il rispetto del bello e renderne possibile la fruizione.

Natalia Libra 
Attivista M5S Mascalucia

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