venerdì 29 aprile 2011

INIZIATIVA POPOLARE per presentare la Proposta di Delibera al Comune. Oggetto: Raccolta differenziata, percorso Rifiuti Zero.

COSA STIAMO CHIEDENDO?
Per noi e per i nostri figli, chiediamo il meglio!

Parte un’iniziativa popolare a Mascalucia. Che nasce dal basso, dai  cittadini.  
Tutti i residenti possono firmare per portare avanti questa  Proposta di  Delibera:
Chiediamo un Centro di Raccolta Comunale.
Chiediamo il raggiungimento del 75% di Raccolta Differenziata per il 2015.
Chiediamo la raccolta “porta a porta” su tutto il territorio comunale.
Chiediamo  un   sistema   tariffario  basato sulla   effettiva  quantità di  rifiuti           indifferenziati prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche.
Chiediamo una collaborazione attiva con l’amministrazione  provinciale e gli altri Comuni del comprensorio per realizzare un  impianto per il   recupero   della        frazione verde e organica.
Chiediamo maggior sensibilizzazione verso i temi del riutilizzo,  del riuso e della   riduzione  dei materiali. Basta con  gli sprechi.
Chiediamo di collaborare attivamente al fine di intraprendere un  percorso che veda i rifiuti come una risorsa  per tutta la cittadinanza.
Chiediamo di istituire un Osservatorio che abbia il compito di monitorare,             partecipare, indicare e aggiornare l’evolversi del quadro locale, nazionale e            internazionale.



Vieni a firmare la proposta di delibera al CAF, in via Etnea 289, oppure nei seguenti locali:

-Rosa Selvatica Erboristeria, Vico Lo Giudice, Mascalucia
-Tutti d'entro! Fotocopisteria, articoli di cancelleria in Via Etnea 235
-Indoor Club Palestre, Via Wagner, 9 Mascalucia.

mercoledì 13 aprile 2011

Presentazione della petizione "Riduzione dei Costi della politica"

Parte il 30 aprile del 2011 dal binario 1 della Stazione Centrale di Caltanissetta in direzione Palermo e precisamente ARS, la petizione popolare che mira ad abbassare i costi della politica regionale in Sicilia.

Non tutti sanno quanto costa mantenere la politica regionale e soprattutto quanto sia enorme il divario che c'è fra l'intollerabile condizione economica di coloro chiamati ad amministrare la cosa pubblica e quella dei ci...ttadini che li hanno delegati.

In questo scenario tutti i partiti politici sono concordi che questi vergognosi privilegi non vanno toccati, nessuno ha mai proposto nulla in tal senso, se non qualche timida proposta presentata in forma personale da parte di qualche deputato che ovviamente è stata respinta in maniera unanime da parte di tutti gli altri con votazione trasversale da destra a sinistra.

Siamo gli unici che stanno dimostrando che la politica si può fare senza soldi, i nostri eletti in Emilia e Piemonte hanno rinunciato alla maggior parte della loro indennità mensile, ma l'esempio più emblematico è il rifiuto dei rimborsi elettorali che ammonta a 1 milione e 700 mila euro per le sole regionali del 2010.

La politica non deve essere considerata una professione che genera reddito o una rendita di posizione, ma un servizio alla cittadinanza da svolgersi al massimo della propria professionalità, temporaneamente, per poi tornare al proprio mestiere.

Adesso anche in Sicilia possiamo fare partire quella che potrebbe diventare la vera provocazione, il vero guanto di sfida da lanciare alla politica del palazzo che ogni giorno non si cura del cittadino e dei suoi bisogni, ma pretende credibilità per dire che ogni aumento al suo onorario è giusto.

Facciamo un viaggio all'interno dei privilegi della casta nostrana per capire di cosa parliamo.

Nel 1948 alla prima seduta utile i "nostri eroi" fanno un verbale in forma provvisoria(!!!) con il quale si equiparano ai senatori della Repubblica anche nel trattamento economico.

Questo verbale diventa poi legge il 30 Dicembre del 1965, la legge è la numero 44 (non si trova online). L'abbiamo reperita tramite gli avvocati del MoVimento.
Questa legge rimanda ad una serie di regolamenti interni all'assemblea che non sono visionabili in quanto interni(!!!!).

Cercando attentamente abbiamo però trovato un resoconto ufficiale dell'ARS che bene riassume tutto il dovuto ai nostri parlamentari regionali.
Qui di seguito un breve riassunto.

- L'indennità prevista è determinata dalla legge regionale n. 44 del 30 dicembre 1965, è corrisposta per 12 mensilità ed è pari a 5.390,58 euro.
- La Diaria è di 3.500,00 euro mensili.
- Il rimborso delle spese per lo svolgimento del mandato parlamentare è di 4.178,36 euro e viene assegnato direttamente al Gruppo parlamentare di appartenenza.
- Le spese di trasporto (ferroviario, aereo e marittimo) prevedono un rimborso spese forfetario annuo di euro 10.095,84.
Inoltre è prevista una indennità di trasporto su gomma per le spese sostenute per raggiungere la sede dell’Assemblea il cui ammontare annuo è pari a euro 13.293,00 per il Deputato che debba percorrere una distanza massima di 100 Km, è pari a 15.979,00 se la distanza da percorrere è superiore a 100 km. Per i Deputati residenti a Palermo tale rimborso è corrisposto nella misura di euro 6.646,00.
- Le spese telefoniche sono coperte da un rimborso forfettario di 4.150,00 euro all'anno.
- Assegno di cessazione mandato pari a 9.500,00 euro per ogni anno di carica.
- Assegno vitalizio da 3.000,00 a 9.500,00 euro mensili in base agli anni di servizio in carica.
A tutto questo dovete aggiungere che se oltre a essere onorevoli ricoprono anche un'altra carica all'interno dell'assemblea prendono ulteriori indennità, cioè il presidente dell'assemblea oltre alle somme citate sopra prende anche 7.724,34 euro.
Vice Presidente € 5.149,56
Deputati Questori € 4.642,63
Deputati Segretari e Presidenti Commissione € 3.316,16
Vice Presidente Commissione € 829,04
Segretario Commissione € 414,52

Su 90 deputati 78(!!!) hanno il doppio incarico

La spesa totale della Regione Siciliana ammonta a 13,5 milioni di sole indennità, ai quali bisogna aggiungere 4,4 milioni di diaria, 1,2 milioni di indennità di ufficio, 2,85 milioni per spese e rimborsi e 400 mila Euro per deputazioni e missioni. In totale 22 milioni e 350 mila Euro all'anno.

Con la nostra petizione proponiamo di abbassare le indennità e le spese di viaggio e di sopprimere tutto il resto, il risparmio totale stimato in 5 anni è di oltre 70 milioni di euro, e cioè oltre 14 milioni di Euro l’anno.

Loro non molleranno (ma gli conviene?), noi neppure!

martedì 12 aprile 2011

Riunione di giovedì 14 Aprile 2011 alle 18

Iniziative per Aprile e Maggio. Fare scaletta temporale dei seguenti punti :
-Banchetto in paese, scegliere i giorni, scrivere domandina per il suolo pubblico.(sul banchetto: Referendum, petizione sui costi della politica, iniziative varie in paese, da proporre e votare)
-Iniziativa sui materiali differenziati e proposta di delibera. votazione.
-.Decidere frase per targa (anche le piccole cose vanno fatte insieme!)votazione
-Iniziativa regionale sull'abbassamento dei costi della politica. Presentazione
-Primo volantino di nascita, visualizzazione ed evenuali modifiche.
-Varie ed eventuali

Come vedete abbiamo diversi punti da votare. Siamo tutti impegnati e con poco tempo, per cui cerchiamo di essere puntuali e rimanere fissi sui punti da portare avanti. A giovedì!
Via Etnea 287, Mascalucia. ore 18:00
Loro non molleranno mai,  noi neppure. Un abbraccio, Agata




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Alex Zanotelli-Ci stanno uccidendo

domenica 10 aprile 2011

Costi e dati sui rifiuti 2008, 2009, 2010 di Mascalucia

Nel 2008 i cittadini di Mascalucia, hanno prodotto 15 tonnellate di rifiuti, finiti quasi interamente in discarica. La Raccolta Differenziata (R.D.) nel paese di Mascalucia è stata del 3,9%. I costi del servizio sono stati di 3,7 milioni e 1 milione è stato il costo per la discarica.
Nel 2009 abbiamo prodotto 15,6 tonnellate di rifiuti. la R.D. è scesa al 3,2%. Il costo del servizio è aumentato arrivando a 4 milioni di euro e la discarica è costata 1,2 milioni.
Nel 2010 abbiamo prodotto ancora più rifiuti, arrivando a 16,24 tonnellate finite in discarica. Spendendo per il "sevizio" più di 4 milioni e per la discarica la cifra record di 1,6 milioni di euro.
Siamo circa 28.000 abitanti, che producono più di una tonnellata al mese di rifiuti ( 1,35 tonnellate al mese), cioè 482 Kg circa a persona...siamo sicuri di non poter fare niente per ridurre i rifiuti in casa?
Possiamo scegliere di non acquistare più acqua in bottiglia, riducendo la plastica che finisce in discarica e scegliere prodotti con meno imballaggi. Possiamo non permettere che le nostre buche della posta siamo invase da pubblicità. Dobbiamo pretendere un centro di raccolta e la raccolta differenziata porta a porta. 

Etna amica nostra, non esagerare!

Si è intensificata l'attività:
lhttp://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/7/82355/Etna:_si_intensifica_attivita%E2%80%99.index.html

BEPPE GRILLO E IL NUCLEARE - ANNOZERO 2011 - 17/03/2011

sabato 9 aprile 2011

Differenziare a Mascalucia… roba da alieni!!!




Oggi, è giorno di conferimento.
Dopo una settimana di raccolta in casa, ci premuriamo di sistemare in macchina i materiali differenziati. Destinazione: isola   ecologica di Nicolosi. Cosa non quadra? Che siamo residenti a Mascalucia, dove un isola ecologica non c’è più da…………..anni.
Dopo la gestione dell’ ATO3 Simeto Ambiente, i sindaci dei comuni etnei, tornano ad essere i diretti gestori della propria immondizia. Ma per un cittadino che vuole adempiere ai propri doveri civili, non è facile sopravvivere dopo  anni e anni di “prove tecniche e sperimentali”, purtroppo senza lieto fine.
 La raccolta differenziata di fatto, non è mai decollata e sono pochi i Comuni che offrono un servizio "adeguato". Ma perché se la legge ci dice che avremmo già dovuto, da anni, aver creato una gestione dei rifiuti al pari degli altri paesi europei, siamo ancora in alto mare? Perché stiamo ancora a dibatterci tra TIA e TARSU, tra pagare di più o di meno, o non pagare affatto, dentro un sistema poco chiaro che non dà né risposte né elementi sufficienti per formulare le giuste domande?
La risposta è semplice, e anche i bambini lo sanno: I rifiuti sono un problema politico, prima ancora di essere un piano tecnico. E fino a quando non si organizza per benino il “vero piano” (quello che conta di più, quello che sistema tutti e non fa parlare nessuno),  non c’è speranza.
Del resto sembra   ormai quasi impossibile che una qualunque cosa venga attuata per il semplice fatto che è la legge che lo dice!
La domanda che dovremmo farci sarebbe: Come si fa ad attuare o dichiarare di stare attuando, un sistema di recupero corretto, quando mancano centri di compostaggio, impianti TMB e centri di raccolta? Il discorso, quindi è sicuramente più complesso e richiama l’attenzione di tutta la provincia e della regione, che devono cominciare ad intraprendere questo tipo di discorso…
A volte si sente dire, che prima le cose funzionavano meglio, che almeno non c’erano cumuli di immondizia in centro, che con tripli salti mortali si riusciva a far quadrare le cose…ma chi è informato, sa bene che un corretto ciclo dello smaltimento dei rifiuti non è mai cominciato e che il discorso rifiuti, non può rimanere confinato dentro un Comune qualunque, ma deve essere inquadrato in una panoramica più ampia che  abbraccia la situazione di tutta la Regione Sicilia, ormai in ginocchio, dopo 20 e più anni di mala gestione. 
Da cittadini attenti, leggendo i giornali, ci rendiamo conto, che questo nostro problema dei rifiuti, è spesso sbandierato in molti articoli, ciò che manca è la volontà e l’interesse e forse anche la capacità (ci viene da pensare), di porre fine a questo scempio. Non meno importante e molto  scoraggiante, è vedere che questo problema sociale,  venga utilizzato non per trovarne una soluzione, ma per soddisfare un interesse di facciata,  puramente formale o partitico.
Quello che ci preme sottolineare è che è sicuramente arrivato il tempo, in cui ogni cittadino di Mascalucia a partire dal Sindaco, fino all’ultimo nato, non può più permettersi di trascurare un giorno in più, questa situazione. Perchè ne stiamo già subendo le conseguenze e perché è nostro dovere tutelare noi stessi, i nostri figli e l’ambiente. Non è sicuramente d’aiuto constatare che non ci sia ancora interesse nel promuovere un’informazione cittadina corretta, improntata innanzitutto sulla riduzione in casa dei rifiuti, sul riciclo e sul   riutilizzo dei materiali.  Fase fondamentale per assicurare un corretto svolgimento della nuova gestione.
Quello che ancora si vede, invece, è disinformazione che sfiducia il cittadino, che  scoraggiato, non ha così un buon approccio con il nuovo sistema di raccolta.

Non vogliamo più sentire parlare di corretto ciclo dei rifiuti. Vogliamo che sia attuato. Non vogliamo più sentire parlare di umido, compostiere,         impianti per il recupero dei materiali, isole ecologiche o SRR, che saranno, vogliamo che siano attuate. Non vogliamo più sentire parlare di Comuni   Virtuosi, Vedelago o Capannori, vogliamo che queste possibilità diventino concrete.
Non c’è più posto nelle nostre campagne e    terre, per amianto, divani, materiale     inerte e altro. Vogliamo da subito, concretezza. Basta parole.
( scritto da: Agata Montesanto e Ambra Scamarda.
Foto: Marco Di Leonforte. Le foto utilizzate per questo articolo sono state scattate all’interno del comune di mascalucia. Grazie alla collaborazione dei ragazzi del moVimento 5 stelle Mascalucia)
 


il PIANETA VERDE 1/9