sabato 9 aprile 2011

Differenziare a Mascalucia… roba da alieni!!!




Oggi, è giorno di conferimento.
Dopo una settimana di raccolta in casa, ci premuriamo di sistemare in macchina i materiali differenziati. Destinazione: isola   ecologica di Nicolosi. Cosa non quadra? Che siamo residenti a Mascalucia, dove un isola ecologica non c’è più da…………..anni.
Dopo la gestione dell’ ATO3 Simeto Ambiente, i sindaci dei comuni etnei, tornano ad essere i diretti gestori della propria immondizia. Ma per un cittadino che vuole adempiere ai propri doveri civili, non è facile sopravvivere dopo  anni e anni di “prove tecniche e sperimentali”, purtroppo senza lieto fine.
 La raccolta differenziata di fatto, non è mai decollata e sono pochi i Comuni che offrono un servizio "adeguato". Ma perché se la legge ci dice che avremmo già dovuto, da anni, aver creato una gestione dei rifiuti al pari degli altri paesi europei, siamo ancora in alto mare? Perché stiamo ancora a dibatterci tra TIA e TARSU, tra pagare di più o di meno, o non pagare affatto, dentro un sistema poco chiaro che non dà né risposte né elementi sufficienti per formulare le giuste domande?
La risposta è semplice, e anche i bambini lo sanno: I rifiuti sono un problema politico, prima ancora di essere un piano tecnico. E fino a quando non si organizza per benino il “vero piano” (quello che conta di più, quello che sistema tutti e non fa parlare nessuno),  non c’è speranza.
Del resto sembra   ormai quasi impossibile che una qualunque cosa venga attuata per il semplice fatto che è la legge che lo dice!
La domanda che dovremmo farci sarebbe: Come si fa ad attuare o dichiarare di stare attuando, un sistema di recupero corretto, quando mancano centri di compostaggio, impianti TMB e centri di raccolta? Il discorso, quindi è sicuramente più complesso e richiama l’attenzione di tutta la provincia e della regione, che devono cominciare ad intraprendere questo tipo di discorso…
A volte si sente dire, che prima le cose funzionavano meglio, che almeno non c’erano cumuli di immondizia in centro, che con tripli salti mortali si riusciva a far quadrare le cose…ma chi è informato, sa bene che un corretto ciclo dello smaltimento dei rifiuti non è mai cominciato e che il discorso rifiuti, non può rimanere confinato dentro un Comune qualunque, ma deve essere inquadrato in una panoramica più ampia che  abbraccia la situazione di tutta la Regione Sicilia, ormai in ginocchio, dopo 20 e più anni di mala gestione. 
Da cittadini attenti, leggendo i giornali, ci rendiamo conto, che questo nostro problema dei rifiuti, è spesso sbandierato in molti articoli, ciò che manca è la volontà e l’interesse e forse anche la capacità (ci viene da pensare), di porre fine a questo scempio. Non meno importante e molto  scoraggiante, è vedere che questo problema sociale,  venga utilizzato non per trovarne una soluzione, ma per soddisfare un interesse di facciata,  puramente formale o partitico.
Quello che ci preme sottolineare è che è sicuramente arrivato il tempo, in cui ogni cittadino di Mascalucia a partire dal Sindaco, fino all’ultimo nato, non può più permettersi di trascurare un giorno in più, questa situazione. Perchè ne stiamo già subendo le conseguenze e perché è nostro dovere tutelare noi stessi, i nostri figli e l’ambiente. Non è sicuramente d’aiuto constatare che non ci sia ancora interesse nel promuovere un’informazione cittadina corretta, improntata innanzitutto sulla riduzione in casa dei rifiuti, sul riciclo e sul   riutilizzo dei materiali.  Fase fondamentale per assicurare un corretto svolgimento della nuova gestione.
Quello che ancora si vede, invece, è disinformazione che sfiducia il cittadino, che  scoraggiato, non ha così un buon approccio con il nuovo sistema di raccolta.

Non vogliamo più sentire parlare di corretto ciclo dei rifiuti. Vogliamo che sia attuato. Non vogliamo più sentire parlare di umido, compostiere,         impianti per il recupero dei materiali, isole ecologiche o SRR, che saranno, vogliamo che siano attuate. Non vogliamo più sentire parlare di Comuni   Virtuosi, Vedelago o Capannori, vogliamo che queste possibilità diventino concrete.
Non c’è più posto nelle nostre campagne e    terre, per amianto, divani, materiale     inerte e altro. Vogliamo da subito, concretezza. Basta parole.
( scritto da: Agata Montesanto e Ambra Scamarda.
Foto: Marco Di Leonforte. Le foto utilizzate per questo articolo sono state scattate all’interno del comune di mascalucia. Grazie alla collaborazione dei ragazzi del moVimento 5 stelle Mascalucia)
 


1 commento:

  1. ho letto solo ora questo articolo, dopo tanto tempo, ma mi rendo conto che la situazione è più che mai attuale! basta con la 'raccolta differenziata' che differisce da comune a comune. Io lavoro a Catania e la sera torno a Mascalucia, a volte trovo difficoltà a gestire i rifiuti perchè ci sono orari, modi, aree e raggruppamenti di tipi di rifiuti dissimili, purtroppo quasi totalmente gestiti in maniera non analoga.Speriamo che questa messa in atto dei consorzi sistemi definitivamente questo scempio!

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