I residenti di via Tindari, una traversa di via Magenta, si trovano da anni impossibilitati a richiedere i regolari contratti Enel in quanto la stessa, non ha apposto la cabina di trasformazione necessaria per realizzare gli allacci elettrici.
Addirittura, non molto tempo fa, L'Enel aveva intenzione di
togliere il contatore del cantiere lasciando le abitazioni senza corrente
elettrica.
I residenti delle 14 abitazioni si chiedono come sia possibile
che l’amministrazione comunale, non si
sia interessata (nonostante i solleciti dei residenti agli uffici competenti) di sollecitare l'Enel per apporre la cabina e
permettere di avere un contratto IN REGOLA a distanza di due anni.
La ditta costruttrice a Marzo 2015 aveva richiesto ad Enel, relativo preventivo per realizzare le opere tecniche inerenti la fornitura elettrica.
Successivamente Enel aveva chiesto al Comune di Mascalucia Istanza
di Autorizzazione per la realizzazione della cabina elettrica ma per quel che ci
viene riferito dai Cittadini interessati, l'ufficio preposto non ha neanche risposto.
Alcuni di loro andarono di persona negli uffici comunali, dove gli venne riferito che l’Enel non necessitava di alcuna autorizzazione da parte del Comune e che potevano procedere con l’inizio dei lavori con una semplice comunicazione.
Alcuni di loro andarono di persona negli uffici comunali, dove gli venne riferito che l’Enel non necessitava di alcuna autorizzazione da parte del Comune e che potevano procedere con l’inizio dei lavori con una semplice comunicazione.
La legge a cui l’Enel faceva riferimento, in questa richiesta
destinata al Comune di Mascalucia, era l’articolo
5 della Legge Regionale n. 37 del 10 08 1985 -°- Nuove norme in materia
di controllo dell' attivita' urbanistico - edilizia, riordino urbanistico e
sanatoria delle opere abusive.
Che abbiamo letto e riportiamo per intero:
“ARTICOLO 5 L.R. n.37/85 Opere da
eseguire previa autorizzazione.
L' autorizzazione del sindaco
sostituisce la concessione per gli interventi di manutenzione straordinaria e
di restauro conservativo, cosi' come definiti dall' art. 20 della legge
regionale 27 dicembre 1978, n. 71, per le opere costituenti pertinenze o
impianti tecnologici al servizio di edifici gia' esistenti, per le occupazioni di
suolo mediante deposito di materiali o esposizioni di merci a cielo libero, per
le demolizioni, per l' escavazione di pozzi e per le strutture ad essi
connesse, per la costruzione di recinzioni, con esclusione di quelle dei fondi
rustici di cui all' art. 6, per la costruzione di strade interpoderali o
vicinali, nonche' per i rinterri e gli scavi che non riguardino la coltivazione
di cave o torbiere.
Le autorizzazioni, fatta eccezione
per le opere da eseguire in edifici gravati dai vincoli delle leggi 1 giugno
1939, n. 1089 e 29 giugno 1939, n. 1497 e successive modifiche ed integrazioni,
sono rilasciate dal sindaco sentiti i pareri dell' ufficio tecnico comunale e
dello ufficiale sanitario, fermi restando eventuali altri pareri o nulla osta
richiesti dalle norme vigenti.
L' istanza per l'
autorizzazione del sindaco ad eseguire i lavori si intende accolta qualora il
sindaco non si pronunci nel termine di sessanta giorni dalla presentazione
della stessa. In tal caso il richiedente puo'
dare corso ai lavori dando comunicazione al sindaco del loro inizio. L'
autorizzazione non comporta gli oneri previsti dall' art. 3 della legge 28
gennaio 1977, n. 10”
Considerato che effettivamente
la legge fa riferimento all’autorizzazione
da parte del Sindaco (sentiti i pareri dell' ufficio tecnico comunale e dell' ufficiale sanitario) e considerato che il termine di sessanta giorni è trascorso
da un pezzo e dei lavori di messa in posa
della cabina non c’è neanche l’ombra, quello che è certo è che 14 abitazioni sono allacciate provvisoriamente
da due anni.
Il termine “provvisorio” in questo caso assume una
definizione di staticità con la quale le 14 famiglie non vogliono abituarsi a
convivere.
Inoltre i residenti devono far fronte a frequenti distacchi dovuti al fatto che l'attuale contatore provvisorio, non riesce a supportare il abbisogno delle 14 unità abitative interessate.
Chiediamo che il Sindaco e chi di competenza, si attivi a
sollecitare l’Ente preposto e permettere a queste famiglie di contrarre un regolare
rapporto con il distributore di tale servizio.
La Portavoce al Consiglio Comunale Agata Montesanto
Il Meetup Amici di Beppe Grillo di Mascalucia
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