lunedì 22 luglio 2013

Ma è sempre sacra la democrazia?

Da qualche giorno mi sveglio prestissimo; non riesco a dormire perche' sono inquieto.
Appena sveglio non riesco a mettere perfettamente a fuoco i sogni/pensiero della notte ma una sensazione spiacevolissima di impotenza mi pervade e mi dura alcune ore. Ricordo vagamente che durante le ore notturne io ho sicuramente partecipato ad un evento pubblico; ho pienamente rispettato la volontà democraticamente manifestata dalla maggioranza di una non identificata assemblea ma sono allo stesso tempo sgomento perchè ho la certezza che la decisione adottata comporterà la totale distruzione della comunita' alla quale appartengo.
Proietto le mia sensazioni sugli avvenimenti delle ultime settimane. La maggioranza assoluta dei parlamentari ha votato dei provvedimenti che incideranno profondamente sulla nostra futura qualita' della vita,anzi saranno determinanti per il nostro futuro e soprattutto per quello dei nostri figli. La mia formazione polica/culturale nonche' non ultimo il mio indirizzo di studio mi impongono di considerare corretto ed accettare in toto le decisioni prese dall'organo che ci rappresenta, anche se prima del voto definitivo tutti hanno diritto di tentare la modifica dei punti non condivisi del futuro atto o norma. La formula di rito " la Camera/Senato approva" deve porre fine ad ogni contrasto. Ci sono mezzi successivi messi a disposizione dal legislatore per una revisione eventuale della decisione. Quanto sopra vale pero' esclusivamente qualora l'organo deliberante fosse espressione della volonta' dei cittadini e pertanto rappresentino effettivamente la maggioranza degli stessi. Ecco il motivo del mio malessere.
Il nostro parlamento non e' rappresentativo dei cittadini italiani. Infatti i parlamentari non vengono scelti da nessuno ma vengono chiamati dal padre/padrone del partito e cooptati nei due rami del parlamento .Successivamente due o al massimo tre persone scelgono il gruppo che formera' il governo (previo placet dei potentati economici). Questi chiamati formeranno un loro gruppo di interessi condivisi all'interno dei vari partiti e 
questi gruppi daranno la conferma della direzione del partito al soggetto che i aveva chiamati. Ecco che il cerchio viene chiuso. Cosa centrano i cittadini in tutto questo?
Quindi in questo momento storico due o tre persone hanno deciso l'acquisto degli aerei da guerra destinando a tale acquisto oltre cinquanta miliardi di euro distraendo tale somme da un utilizzo piu' "umano" (creazione di centosessantamila nuovi posti di lavoro per i nostri giovani). Sempre le stesse persone hanno deciso che Ruby era la nipote dell'ex presidente egiziano; che Alfano e' un incompetente ma inconsapevole e pertanto adatto a fare il ministro degli interni. Il manipolo di statisti ha deciso che le pensioni d'oro non si toccano (una parte di cittadini, loro compresi, continueranno a percepire decine e decine di migliauia di euro al mese mentre la maggior parte dei lavoratori pensionati dovranno accontentarsi di poche centinaia di euro) .I tre o quattro personaggi, come sopra imbeccati, hanno deciso che i loro partiti si spartiranno anche in futuro oltre cento milioni di euro per rimborsi elettorali, continueranno a percepire doppio o triplo stipendio per cifre scandalose mentre le piccole imprese chiudono perche' non vengono pagate dalla P.A. Essi decidono di mantenere al loro posto (gli idioti sono utili) dei soggetti che non sarebbero degni di essere soci nel club del tennisi di Pietrapezia. I peones di Pd-PDL sono rispettosi della disciplina di partito (da loro si chiama cosi' e non dittatura del padrone come nel movimento) e continuano a pigiare il tasto del voto, a comando (si assentano pochi minuti per andare a vomitare nel bagno ma poi subito sono pronti per il prossimo voto). In poche parole, alcune persone decidono quello che e' meglio per loro e per i loro gruppi economici di riferimento, utilizzando una indistinta massa di soggetti senza valori di riferimento e svincolati dal giudizio dell'elettore (altri decideranno se chiamati o no) .
Allora mi chiedo siamo sicuri che in questo momento siamo in regime di democrazia? (governo del popolo).
Credo invece che la forma di governo attuale sia una ridottissima oligarchia (governo di pochi) malamente mascherata da democrazia.
Una tale forma di governo nei secoli precedenti aveva un senso: poche persone illuminate si facevano carico dell'onere e dell'onore di governare un paese. La maggioranza, poco istruita e poco informata, delegava ad essi il governo che veniva esercitato spesso sempre con equita' e giustizia, con uno spiccato senso dell'onore e a volte nell'interesse dei più.
Oggi Letta, Brunetta, Alfano, Verdini, Berlusconi, Finocchiaro, Cicchitto e pochi altri possono essere considerati un gruppo illuminato di governo? Possono considersi un oligarchia incline al conseguimento dell'interesse generale?
La risposta e' nei fatti. Basta scorrere l'elenco dei pochi provvedimenti adottati in questi pochi mesi di governo. 
L'attuale oligarchia indirizza ogni sforzo esclusivamente all'arraffamento convulsivo di ogni bene, privilegio e compenso. L'interesse collettivo da decenni e' stato seppellito. La democrazia non e' piu' tra noi. Le mie notti insonni si perpetueranno perche' la ragione contraddice la mia natura (studioso di legge). Forse dovremmo non accettare supinamente le decisioni della maggioranza.
Sono spaventato. Io che provengo dalla sinistra riformista ,verificato che la rivoluzione del movimento non e' completa, durante la ore mattutine ho cominciato a cercare una legittimazione alla rivolta.
Forse ancora dormo................o forse e' l'unica via.
Matteo Sciuto (Mascalucia 21/07/13)

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