martedì 9 luglio 2013

A difesa della Costituzione: intervento del Portavoce Mario Giarrusso

Chiaro e deciso intervento del Avv. Mario Giarrusso,  Portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato. Ecco il testo e il video.

Onorevole Presidente, Onorevoli colleghi!
la Costituzione della Repubblica ha accompagnato il nostro paese per oltre 65 anni.
La nostra Costituzione ha consentito ad un paese distrutto dalla guerra, provato dalla dittatura fascista e diviso in due grandi blocchi politici contrapposti, di rinascere e risorgere dalle proprie ceneri senza cadere nella guerra civile.
La nostra Costituzione ci ha accompagnato negli anni bui e terribili della cd notte della repubblica, quando il terrorismo di destra e di sinistra e le trame oscure dei servizi deviati e no, tramavano tutti per abbattere la democrazia e restringere gli spazi di libertà.

La nostra Costituzione ha accompagnato questo paese negli anni terribili delle stragi di mafia, quando un potere criminale pensava di contrapporsi con la violenza ad una politica debole e corrotta pensando di sopraffarla imponendo le proprie regole.
La nostra Costituzione, in tutti questi lunghi e a volte terribili anni è stata un baluardo ed un presidio a tutela delle libertà di tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di religione o di orientamento politico.
Questa Costituzione, Onorevoli Colleghi, ha potuto svolgere il suo altissimo compito perchè è stata il frutto dell'incontro tra due culture - quella cattolica e quella comunista - che non potevano essere più diverse e che contrapponevano visioni della società fortemente diverse ed a tratti reciprocamente incompatibili.
Eppure, queste due così diverse e contrapposte culture, hanno saputo regalare al nostro paese un documento di straordinario ed elevatissimo valore, studiato, apprezzato e preso persino a modello in tutto il mondo.
E lo hanno potuto fare perchè le donne e gli uomini che hanno scritto la nostra Costituzione, avevano un passato comune che li aveva resi uniti, nella diversità.
Questi uomini e queste donne uscivano tutti dal tunnel buio, nero ed orribile della dittatura fascista e della guerra nazifascista.
I padri costituenti avevano provato l'orrore di un paese senza libertà, nelle mani di un despota corrotto ed imbelle che aveva portato l'Italia alla distruzione.
Questi padri costituenti, pur nella loro radicale diversità di pensiero, avevano ben chiaro una cosa: che la libertà era un valore che prescindeva le ideologie politiche e era un bene comune superiore che andava difesa ad ogni costo.
La parola d'ordine dei padri costituenti era stata: mai più!
Mai più l'Italia doveva cadere nelle mani di un despota.
Mai più l'Italia doveva perdere la libertà riconquistata con la sofferenza e col sangue.
I padri costituenti avevano ben chiaro che tutte le grandi dittature del 900, il regime bolscevico in Russia, il fascismo in Italia ed il nazismo in Germania avevano tutte un tratto distintivo comune ed evidente: erano tutte andate al potere attraverso elezioni democratiche e aggredendo e sterminando le opposizioni, avevano poi modificato la forma di governo, sopprimendo le libertà dei loro cittadini.
La nostra Costituzione dunque è stata pensata e voluta per impedire che attraverso una temporanea maggioranza, dettata magari da fattori contingenti, una parte potesse sopraffare un'altra imponendo una forma di governo liberticida.
Lo strumento per impedire riforme liberticide è stato quello di prevedere una costituzione cd rigida. 
Una costituzione cioè che per essere modificata doveva seguire obbligatoriamente un percorso ben definito e cioè quello dettato dall'art.138.
L'art.138 della costituzione quindi, come voluto dai padri costituenti per impedire colpi di mano di estemporanee maggioranze, prevede letture ripetute da parte delle camere, tempi minimi di almeno tre mesi tra una lettura e l'altra, maggioranze qualificate e soprattutto la possibilità che le autonomie locali ed i cittadini potessero intervenire per manifestare la loro determinante volontà.
Il disegno di legge che andiamo oggi ad esaminare invece, deroga proprio all'art.138 vulnerando il principio che era stato posto a tutela della nostra costituzione.
Viene demandato l'esame in sede referente delle norme costituzionali ad un comitato la cui composizione risulta confusa ed imprecisa (visto che le norme parlano di una composizione di 20 senatori e 20 deputati, ma poi sono stati previsti membri di diritto e quindi si è modificata la composizione dell'organo senza modificare il numero complessivo fissato in 40 membri).
La redazione delle norme più importanti per il nostro paese e per la nostra democrazia viene quindi portata fuori dal parlamento, che così viene svuotato illegittimamente dei propri poteri.
La stessa composizione dell'illegittimo comitato è confusa, poco chiara e rimanda ad atti eccessivamente discrezionali dei Presidenti delle Camere che determineranno la composizione dell'organo in questione stabilendo la ripartizione dei membri tra le varie forze politiche.
Vengono compressi i tempi di rilettura da parte delle due camere, impedendo e comprimendo così la possibilità di dibattere ed esaminare in maniera esauriente le norme da approvare.
Vengono compressi i diritti dei parlamentari, con la riduzione e compressione del diritto di presentare emendamenti.
Ma vi è di più e di peggio.
La riforma della costituzione sarebbe già in discussione presso un altro organo extraparlamentare i cui lavori addirittura non sono pubblici ( i cd saggi).
Dico sarebbe perchè i lavori di questo anomalo organo sono segreti ed occulti e quindi i cittadini ed i loro portavoce in parlamento, non sono al momento nemmeno in grado di conoscere quali sarebbero le riforme che il Comitato sarà chiamato a ratificare.
Vi è inoltre un inaudito ed inammissibile sbilanciamento a favore dell'esecutivo cui sono stati concessi enormi privilegi emendativi delle norme costituzionali.
Senza dilungarmi oltre su quanto già esposto dai colleghi che mi hanno preceduto e che condivido, mi preme in questa sede manifestare in maniera chiara, forte ed inequivocabile che il Movimento 5 Stelle ritiene questa procedura del tutto costituzionalmente illegittima e fonte di enormi pericoli per la tenuta democratica del nostro paese.
Una riforma della Costituzione di così ampia portata non può essere frutto di un atto di forza di una raccogliticcia maggioranza, ma deve nascere da un più ampio consenso.
Tutte le disposizioni del disegno di legge in discussione però, puntano a comprimere gli spazi a disposizione dell'opposizione per interloquire e partecipare alla modifica della carta costituzionale.
Si tratta quindi, proprio del rischio che i padri costituenti volevano assolutamente ed in tutti i modi evitare.
Vi è poi un altro non indifferente motivo di contrarietà a questa procedura.
La Corte Costituzionale, pur non abrogandola per non lasciare un vuoto normativo, si è pronunciata sulla evidente incostituzionalità della legge elettorale che ha determinato questa anomala maggioranza, la quale per tali motivi dovrebbe assolutamente astenersi, per prudenza e rispetto dei cittadini dal modificare radicalmente la nostra costituzione.
La nostra Costituzione, nel 1948 ha unito un paese diviso e devastato dalla guerra.
Questa modifica alla costituzione invece, rischia di dividere il nostro paese in maniera insanabile ed irreparabile.
Per queste ragioni, il MoVimento 5 Stelle fa appello a tutti i parlamentari di buona volontà, appartenenti a tutti i partiti, affinchè per un momento superino le mere appartenenze di parte per ritornare ad essere, almeno per una volta, portavoce dei cittadini, impedendo lo scempio della nostra Carta Costituzionale.

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