domenica 31 marzo 2013

Cari politici, "Buona pasqua".


Cari politici,
sapete perché probabilmente perderete di nuovo le elezioni?
Sapete perché la popolazione Vi vota sempre meno?
Sapete perché sempre meno persone credono in Voi?
Perché mentre siete indaffarati a spartirvi le poltrone del potere, Vi disinteressate del vostro primo dovere: “Governare il paese nell'interesse dei cittadini”.
Una grossa percentuale della cittadinanza italiana si sta progressivamente impoverendo e sta perdendo l'unica fonte di sostentamento: “Il lavoro”.
Migliaia di famiglie sono nella disperazione più mera!
Avete sobillato, senza accorgervene, la forza lavorativa dello Stato. Quella che lavorando e svenandosi ha riempito le casse pubbliche, le stesse che voi avreste dovuto amministrare nell'interesse del popolo.

Avete commesso forse l'errore più grande che una classe dirigente politica potesse commettere, lasciare il vostro “gregge” disoccupato, libero di pensare, di riflettere e di decidere.
Cari politici, fino a ieri eravamo indaffarati a lavorare anche 10, 12, 14 ore al giorno. Lavoravamo per soddisfare i nostri bisogni e non ci accorgevamo che invece arricchivamo Voi. Ci fidavamo perché eravamo convinti che, in fin dei conti, anche noi stavamo bene.
Ad un tratto ci siamo resi conto che era tutta una messa in scena, eravate solo voi ad arricchirvi e per di più senza ritegno. Date l'impressione di schierarvi e contrapporvi, ma sotto sotto siete come sgangherati eserciti che si alleano per lo stesso fine ovvero non rinunciare al potere nell'interesse delle caste che rappresentate. È per questo che avete perso la dignità, facendola, allo stesso tempo, perdere all'intero paese che rappresentate.
Quella che per Voi era un'utopia, appare adesso l'amara realtà, il popolo sta prendendo il Vostro posto. Non vuole più avere nulla a che fare con Voi. Non vuole più essere rappresentato da Voi e visti i vostri continui fallimenti e furberie, vuole amministrarsi da solo.
Vi sentite certi di essere una casta superiore, di essere dei cittadini al di sopra delle parti, inattaccabili. Perfino quando Vi rivolgete a noi ci chiamate “Gli italiani”, come se fossimo un insieme a parte, quasi un'astrazione. È la Vostra stessa arroganza a renderVi così deboli e distanti da noi, “dagli italiani”.
Non sottovalutate la disperazione del popolo, della quale siete artefici!!!
Vedete, cari politici, a volte il popolo si unisce, si aggrega, si riconosce in un insieme, in un solo movimento, rovesciando pacificamente equilibri che fino ad allora si ritenevano inviolabili.
Ormai siete talmente distanti da noi che non riuscite neanche ad immedesimarvi nei nostri problemi, figuriamoci riuscire a risolverli. Siamo talmente diversi che è quasi come se parlassimo lingue differenti. Non ci capiamo più!
Come potete pensare di rimanere ancora dove siete con la vostra politica che manca di soluzioni sociali?
Cari politici, il cammino verso il cambiamento è iniziato e non si arresterà. La voglia di cambiare stavolta non si sta manifestando per mezzo di vostri associati di partito, ma ha come radice il popolo a cui Voi non avete saputo assicurare un presente e un futuro sereno.
Per la prima volta giovani, pensionati, imprenditori, lavoratori, un popolo intero, pacificamente, ha capito la gravità sociale che esso stesso sta vivendo e in modo più responsabile di chi lo ha e lo sta governato, si sta organizzando per sostituirlo.
Ecco perché molti di noi non accettano dialogo con Voi e con la stampa che Vi rappresenta, il tempo delle parole è finito, adesso è tempo di fare, abbiamo un dovere: “Riformare l'Italia”.
Sono anni che gridiamo ad una classe dirigente politica sorda. Non potete capire i problemi di un popolo da dentro le vostre segreterie, dovete essere parte del popolo stesso. Dovete scendere in strada e vivere nella dimensione reale, non in quella parallela e privilegiante dalla quale fate finta di governare. Siete da troppo tempo chiusi dentro il palazzi del governo, non vi ricambiate, siete stagnanti. Come potete immaginare di capire chi governate se non lasciate spazio a dirigenti più giovani, più vicini alla popolazione?
Cari politici, nell'augurio che vi rendiate conto del disastro sociale in cui avete fatto precipitare il paese, vi ricordo che se oggi tanti come me si battono per l'ingiustizia sociale dilagante, per la partitocrazia disoccupata, per la mancanza dei valori di base presenti in tanti “Onorevoli”, è perché siamo consapevoli che la dignità di cui gode ogni cittadino italiano, si fonda sulla vita che tanti nostri padri hanno donato, scrivendo, con il sangue che hanno versato, le parole che compongono la nostra Costituzione.
Cari politici, buona pasqua a Voi e ai Vostri Cari... per molti di noi, purtroppo, da tanto tempo, le feste sono solo dei giorni di calendario bordati di rosso.
Massimo Claudio Luigi VIOLETTA
  Attivista M5S Mascalucia (CT)

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1 commento:

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