lunedì 29 giugno 2015

LA STORIA SI RIPETE...E QUASI MAI IN MEGLIO!

Le Supplici di Eschilo (teatro greco di Siracusa 2015)
La mia terra, la SICILIA, ricca di storia, cultura , siti archeologici, bellezze paesaggistiche mozzafiato, generosa dispensatrice di frutti succosi, cibi di ogni varietà fra cui grani antichi e primizie di ogni genere, con una tradizione culinaria tale da meritare la denominazione di DIETA MEDITERRANEA riconosciuta ovunque come origine della buona salute , situata al centro del mediterraneo è stata spesso terra di conquista. Noi siciliani dalla commistione con culture diverse, come per una alchimia, abbiamo distillato dalle varie dominazioni una sapienza che ci ha donato fra l'altro un grande spirito di ospitalità. Città meravigliose sono sorte fin dai tempi più remoti e grandi uomini le hanno reso omaggio attraverso l'arte, la musica, l'architettura, la scienza, la matematica.
Oggi la mia terra è approdo di migliaia di disperati in fuga dai loro paesi perché

perseguitati politici o di guerra o semplicemente per sfuggire alla fame, condizioni queste scaturite spesso dall'ingerenza dell'occidente. Come nostra tradizione l'ospitalità non l'abbiamo negata a nessuno, ma un'ombra oscura si è insinuata pian piano finché un gruppo politico mafioso infiltrato nelle istituzioni con la collaborazione di una terza entità denominata “mondo di mezzo” ha costruito sul fenomeno dell'immigrazione una fonte di guadagno e di potere, tale da contaminare gli stessi rappresentanti del governo di Roma.
E in Europa (la grande madre a cui ogni paese del vecchio continente dovrebbe rivolgersi per trovare soluzioni) tutto questo cosa ha determinato? 
Una assoluta inconcludenza, che ci ha dimostrato come il sogno di una Europa unita, si scontra con una realtà molto più arida che trae origine solo su una unione economico finanziaria, su profonde divergenze culturali dei paesi membri e sulla esasperazione degli egoismi nazionali.
Inoltre, l'Europa delle banche che ha sostituito l'Europa dei popoli soffoca la Grecia e la pone ai suoi margini, che né sarà di una Europa senza la Grecia? 
La nostra cultura , la nostra lingua , le nostre tradizioni, sono tutte impregnate della Grecia classica, che è stata la culla della DEMOCRAZIA.
Il parlamento Europeo riuscirà a conciliare gli interessi di paesi cosi' tanto diversi quali i paesi europei?
Al parlamento europeo abbiamo ottenuto una redistribuzione di 40.000 immigrati fra i vari paesi membri, piccola vittoria se si considera che sarà solo su base volontaria, anche perché molti di questi paesi hanno già chiuso le frontiere o vogliono innalzare muri.
Siamo distanti mille miglia dalla rappresentazione del fenomeno immigratorio e dell'accoglienza messo in scena qualche giorno addietro al teatro Greco di Siracusa dal titolo “ Le Supplici ” con la regia di Moni Ovadia e la collaborazione di Mario Incudine , tragedia in cui il grande Eschilo, faceva l'elogio dell'accoglienza da riservare ad un un gruppo di supplici in una città chiamata Argo, in cui si praticava la democrazia. 
Se Eschilo, 2500 anni fà con le supplici sosteneva, che non può esistere democrazia senza accoglienza, come fa il mondo occidentale a definirsi democratico se nega l'accoglienza?
Concetta Gambina
Attivista M5S Mascalucia

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