Un esposto è stato presentato ieri mattina alla Procura della Repubblica dalla Portavoce del M5S di Mascalucia Agata Montesanto, per l’utilizzo delle procedure di votazione online atte ad attribuire la somma di 30.000 euro ad uno dei progetti presentati per la Democrazia Partecipata.
Il 30 Dicembre 2015 la Portavoce al Consiglio Comunale, protocollava richiesta dei dati relativi agli indirizzi IP di provenienza dei voti e veniva a conoscenza del fatto che da cinque indirizzi IP diversi, provenivano concentramenti di utilizzo di rete.
In parole semplici, oltre al PC messo a disposizione dal Comune per dare la possibilità ai Cittadini di votare online, è stato riscontrato che da alcuni indirizzi di rete pervenivano fino a 54 votazioni, da altro indirizzo 37 votazioni , 30 e così via.
"Questa procedura appare anomala, considerando che le Linee Guida indicavano chiaramente che il cittadino aveva a disposizione due distinte possibilità di accesso: tramite il proprio personal computer, oppure recandosi personalmente presso la postazione comunale messa a disposizione in quei giorni.
Appare opportuno quindi chiedere di verificare se tali dati relativi ad ogni indirizzo IP dove si palesano concentramenti di voti, siano provenuti da un unico PC, se tali concentramenti corrispondono alla scelta dello stesso progetto e se le mail utilizzate per
la registrazione, afferenti dallo stesso indirizzo IP siano riconducibili ai cittadini che le hanno utilizzate per esprimere la preferenza.
la registrazione, afferenti dallo stesso indirizzo IP siano riconducibili ai cittadini che le hanno utilizzate per esprimere la preferenza.
Tale accertamento si rende necessario al fine di constatare la libera e volontaria partecipazione dei singoli cittadini alla votazione online, escludendo ogni possibile utilizzo illecito e improprio delle procedure o eventuali votazioni “guidate”.
Pertanto è stato chiesto alla Procura della Repubblica di disporre gli opportuni accertamenti, valutando eventuali profili di illiceità penale.
Qui il testo completo dell'Esposto:
Al PROCURATORE
DELLA REPUBBLICA
presso IL TRIBUNALE DI CATANIA Piazza Verga –
95100 Catania (CT)
Atto di Esposto
Io sottoscritta Agata Montesanto, nata a Catania (CT) il
XXXXXXXXX, residente in Mascalucia, XXX XXXXXXX n° XX; in qualità di
Consigliere Comunale di Mascalucia (CT); espongo quanto segue.
Premesso che:
Il Comune di
Mascalucia ha attivato, grazie all’approvazione di un atto di indirizzo
presentato dalla sottoscritta durante la seduta consiliare del 27 novembre
2014, convocata per deliberare l’assestamento di bilancio 2014, le procedure
relative all’applicazione della Legge Regionale n.5 del 28 gennaio 2014. La
Legge sopracitata, al comma 1 dell’art.6, dispone che è fatto obbligo ai Comuni
di utilizzare almeno il 2% dei trasferimenti della Regione per forme di
democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza
per la scelta di azioni di interesse comune. Nel 2014 le procedure di voto richiedevano ai cittadini di recarsi a votare presso l’ufficio
elettorale esibendo anche il documento di riconoscimento. Successivamente
veniva attuato lo spoglio pubblico. Allego le linee guida del 2014.
Nel 2015 le procedure di votazione
venivano cambiate.
Il 3 dicembre 2015 attraverso Avviso Pubblico
sul sito del Comune, il Sindaco invitava “tutti gli organismi interessati, le
Associazioni, gli Enti, le Società sportive, i Gruppi, le Onlus, le Cooperative
sociali, i Partiti politici, ma anche i liberi cittadini, a presentare le
proprie idee progettuali entro le
ore 12 di venerdì 11 dicembre 2015 al protocollo generale dell’ente
o all’indirizzo mail ced@pec.comunemascalucia.it avente
per oggetto -democrazia partecipata-
da sottoporre alla successiva validazione da parte degli uffici competenti”.
Le idee progettuali successivamente
venivano sottoposte alla consultazione popolare attraverso una procedura
indicata nelle “Linee Guida per lo svolgimento delle operazioni di sondaggio
Demorazia partecipata 28 e 29 Dicembre 2015” (che allego alla presente).
Le modalità di voto espresse
indicavano che il cittadino aveva a disposizione due distinte possibilità di
accesso:
- tramite il proprio personal computer (sarà necessario disporre di
carta d'identità, codice fiscale ed indirizzo di posta elettronica)
- recandosi personalmente presso la postazione comunale nell’ufficio dei servizi
sociali al Piano Terra Via Bellini 16
che sarà operante - con l'assistenza di un funzionario - a supporto di coloro
che avessero qualsivoglia impedimento a votare altrimenti (sarà necessario
esibire documento d'identità e codice fiscale)
Tutto ciò
premesso, espongo quanto segue:
In data 30.12.15 protocollavo richiesta dei dati in forma
statistica e aggregata delle concentrazioni degli indirizzi IP di provenienza
rispetto ai voti pervenuti, con Protocollo n. 35367/2015 (che allego alla
presente)
In data 11.01.2016 ricevevo dal Responsabile Area Servizi
Informatici e Demografici, in risposta alla mia richiesta, la nota n. 544/2016
e venivo a conoscenza del fatto che da cinque indirizzi IP diversi, provenivano
concentramenti di utilizzo di rete al fine di votare online.
Segnatamente:
83 utilizzi dall’indirizzo IP 2.228.39.43 (voti provenienti dalla
rete dell’Ente)
54 utilizzi
dall’indirizzo IP 93.45.242.XXX
37 utilizzi dall’indirizzo IP 46.227.5.XXX
30 utilizzi dall’indirizzo IP 151.84.80.XXX
19 utilizzi dall’indirizzo IP 93.35.181.XXX
14 utilizzi dall’indirizzo
IP 188.14.249.XXX
...
Ciò è possibile visionare dalla nota prot. 544 dell’11.01.2016 che
allego al presente esposto.
Appare
opportuno alla sottoscritta chiedere di verificare:
- Se tali dati relativi ad ogni indirizzo IP dove si palesano
concentramenti di voti, siano provenuti da un unico PC.
- Se tali concentramenti corrispondono alla scelta dello stesso
progetto.
- Se le mail utilizzate per la registrazione, afferenti dallo
stesso indirizzo IP siano riconducibili ai cittadini che le hanno utilizzate
per esprimere la preferenza.
Tale accertamento si rende necessario al fine di constatare la
libera e volontaria partecipazione dei singoli cittadini alla votazione online,
escludendo ogni possibile utilizzo illecito e improprio delle procedure o
eventuali votazioni “guidate”.
Per quanto sopra esposto chiedo che l’Ecc.ma Procura della
Repubblica voglia disporre gli opportuni accertamenti, valutando gli eventuali
profili di illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili
responsabili e procedere nei loro confronti.
La sottoscritta resta a completa disposizione nel fornire
qualsiasi documento in possesso e chiede di essere avvisato, ex art. 406 c.p.p.
in caso di richiesta di proroga delle indagini preliminari ed ex art. 408
c.p.p. in caso di richiesta di archiviazione.
Con osservanza.
Mascalucia, 15 gennaio 2016
Firma
La Portavoce al Consiglio Comunale Agata Montesanto
il Meetup Amici di Beppe Grillo Mascalucia
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