Il 27 marzo 2015 il M5S Mascalucia ha protocollato 3
Interrogazioni che hanno come comune denominatore l'Acoset, la
società a capitale pubblico che gestisce i servizi di distribuzione acqua a
Mascalucia e in 19 altri Comuni pedemontani.
Gli oggetti indicati negli Atti protocollati entrano nel merito
del nuovo assetto del CDA, dei disservizi e delle tariffe ed infine della
distribuzione di acqua da parte dei pozzi privati.
Da circa un mese, un GDL apposito ha posto attenzione sulla
partecipata, e sulle dinamiche che si sono susseguite nel corso del
tempo.
Ciò che salta subito all'occhio, sono i continui disservizi
causati da interventi di manutenzione, il più delle volte straordinaria.
Contestualmente a susseguirsi negli anni, sono gli aumenti dei costi in bolletta
degli utenti. Il futuro, in questo senso, non appare affatto roseo, in quanto si
prospettano nuovi aumenti causati soprattutto dal mancato ammodernamento degli
impianti che non è avvenuto. L'acqua è sempre più cara e oltre a vivere
il disagio di un servizio insufficiente, sulle tasche degli utenti devono
pesare i costi di ciò che non si è fatto e si sarebbe dovuto fare.
pesare i costi di ciò che non si è fatto e si sarebbe dovuto fare.
Inutili gli avvertimenti dei dipendenti che indicavano il pericolo
già molti anni addietro, quando la società preferiva dedicarsi ad
investimenti sbagliati, piuttosto che utilizzare le somme adeguate sulla
rete e sugli impianti.
È dura accettare che il 50% dell'acqua, un bene così prezioso, venga
dispersa strada facendo a causa di una rete ormai obsoleta della quale per troppi anni nessuno si è occupato seriamente.
Il
fatto che i Sindaci siano soci azionisti, dovrebbe rappresentare la
Garanzia che l'Assemblea dei soci lavori ad interesse dei cittadini che
rappresentano, invece la verità è che loro stessi approvano i disegni di
una gestione che poi dicono di non condividere. Come per le nuove tariffe
entrate in vigore a gennaio 2014, prima approvate all'unanimità dei Sindaci e
poi condannate da loro stessi perché ingiuste.
Resta l'amarezza di pensare che le società partecipate
continuano come in passato, a rappresentare interessi che non sono quelli per i
quali dovrebbero esistere, ma inglobano come
un cancro interessi privati e politici che trasformano uno strumento per
l'uso pubblico in un postificio
politico. Postificio ben organizzato e ancora ben legato al potere
politico del nostro territorio.
E’
necessario tutelare e controllare costantemente il funzionamento delle
società partecipate.
Ecco qui le interrogazioni:
M5S
Mascalucia
Agata
Montesanto PortaVoce al Consiglio Comunale di Mascalucia
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